domenica 19 maggio 2013

Cercando un pranzo


Domenica a pranzo in un centro commerciale. Ci sono almeno 10 ristoranti diversi, decidiamo di fermarci a mangiare, lo troveremo un menù per celiaci...
Decidiamo di escludere a priori McDonald's, sia per lo scarso gradimento del papà, sia perché Lorenzo rimarrebbe male in caso di rifiuto. C'è quella vecchia storia dell'affiliato/franchising, ma io che ne so questo che ragione sociale ha?

Proviamo da Burger King, magari troviamo un hamburger alternativo al capostipite. La cameriera ci guarda come se fossimo pazzi.
Da Roadhouse arriva un'apertura poco convincente: "beh, immagino che qualcosa lo troveremo"... Immagino? Qualcosa? Ho tanto l'impressione che non sapesse di cosa stiamo parlando.
Ci sono un paio di pizzerie, peggio che andare di notte.
Alla fine ci accoglie BEFed Brew Pub, locale specializzato nel pollo con le patatine. Specializzato nel senso che offre solo pollo e patatine. Bene così, stesso piatto per tutti, nessun senso di privazione, solo il dispiacere che nulla sarà più come prima.
Dopo qualche mese comincio a rendermi conto di una cosa che mi sorprende: c'è più attenzione nel ristorante "artigianale": il pizzaiolo mediamente sa di cosa si parla, che precauzioni deve usare. La catena o franchising è più facile che ignori del tutto la questione. Non si pretende che ci sia sempre il menu diversificato, basterebbe la certezza che chi sta in cucina conosca quelle tre-quattro regole di base per dare da mangiare a un celiaco e possa dire con certezza se può mangiare nel suo ristorante o meno.

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