martedì 18 giugno 2013

Cercando un po' di cioccolato



Questa non mi era ancora capitata.
Ho bisogno di una tavoletta di cioccolato fondente, niente di complicato. Entro nel Penny Market di Pessano con Bornago sicuro di trovarla. Comincio la solita trafila di ponderazione delle etichette, telefono alla mano per controllare l'applicazione dell'AIC.
Risultato: niente.
Su 4 marche di cioccolato fondente esposte non ce n'è una che sia priva di glutine. Né che lasci spazio a dubbi.

Eppure il cioccolato fondente è il classico alimento che è facile reperire senza glutine. Capisco che Penny Merket è un'insegna che punta molto sul prezzo, che per scelta aziendale non tratti articoli di marca, ma l'AIC segnala più di 100 tipi differenti di cioccolato fondente gluten free. Possibile che l'ufficio acquisti, in un'ottica di completamento dell'offerta, non senta la necessità di aggiungere una tipologia di prodotto senza glutine? Come al solito non si pretende che tutto il mondo sia gluten free, basterebbe un segnale di attenzione. Tanto più che c'erano anche prodotti cosidetti "di marca", come il Ritter, quindi ci può stare anche un Lindt o un Novi, che offrono diversi prodotti gluten free. Ho un discount di un'altra insegna accanto all'ufficio e quando ci vado non ho di questi problemi, sono convinto che basti volerlo e si possa fare.
Ultima annotazione: possibile che la scritta "potrebbe contenere tracce di glutine" debba sempre essere piccolissima, possibilmente nascosta dalla piega della convezione?
Hai il glutine? Non c'è niente di cui vergognarsi, capita a un sacco di alimenti. Tanto se non sono sicuro al 100% non ti compro lo stesso. Evitatemi di rovinarmi la vista leggendo mille volte la composizione organolettica di tutti i prodotti.

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